Dalla serata di Natale con le prime pioviggini fino alla serata del 27 dicembre, la nostra provincia è stata interessata da un’ importante perturbazione proveniente dall’Oceano Atlantico.
L’ accumulo totale pluviometrico è stato importante in tutta la provincia e si è attestato tra i 40mm per le zone più riparate e 80-90mm per le aree più esposte con una media di circa 60-70mm per la nostra zona.
Il tipo di peggioramento che ci ha interessato è stato di stampo tardo autunnale con piogge in pianura e neve sulle Prealpi.
La quota neve media è stata per la prima parte dell’evento oltre i 900m per poi scendere fino a 500m soprattutto verso fine evento e durante le fasi più intense.
Diversi paesi della Val d’Intelvi, soprattutto quelli posti ad altitudini superiori ai 900m hanno accumulato fino a 30-40cm. Per le altre località prealpine a quote inferiori l’accumulo è stato variabile a seconda del momento in cui la pioggia ha lasciato il posto alla neve. In alcuni casi la neve si è spinta fino ai fondovalle, come a Porlezza, dove la nevicata è durata per qualche ora accumulando anche al suolo.
Ieri nel tardo pomeriggio nella fase finale del peggioramento la quota neve si è abbassata ulteriormente: pioggia mista a neve si è alternata a fasi di neve molto bagnata nell’Olgiatese senza accumulare.
Situazione diversa per l’Alto Varesotto soprattutto nelle aree verso la Svizzera e nelle valli chiuse: ad esempio, in Valganna c’è stata una nevicata consistente con più di 20cm al suolo; numerose località poste sopra i 400m nel vicino Varesotto hanno visto la neve con anche discreti accumuli.
La differenza di quota neve e accumulo tra la nostra zona e il Varesotto è legata al fatto che quest’ultima è un’area più chiusa dove il freddo riesce a rimanere al suolo per tempi più lunghi e le correnti miti da sud che accompagnano il transito della perturbazione non riescono a penetrare così “facilmente” come capita nel comasco dove chiaramente la quota neve rimane più elevata.
Il comasco avrebbe potuto vedere neve a quote più basse e con accumulo se ci fosse stato un maggior apporto di aria polare-marittima in quota che, con precipitazioni di buona intensità come quelle di ieri, sarebbe riuscita a scendere attraverso quest’ultime al suolo e portare di conseguenza un calo più importante della quota neve.
Peggioramento che, comunque, è stato molto importante per il nostro territorio che necessita di acqua dato che quest’anno risulta essere uno degli anni più siccitosi perché sono mancate le precipitazioni autunnali e invernali del 2016, quelle primaverili di quest’anno e l’estate 2017 ha concesso pochi temporali e c’è stato molto caldo.
Il comasco a più riprese è stato interessato da violenti temporali; si ricordano in particolare l’evento del 6 agosto che ha interessato una ristretta area compresa tra Guanzate ed Appiano Gentile causando danni per le forti raffiche di vento oltre ad aver causato intensi nubifragi e locali grandinate di piccole dimensioni.
Altra passata temporalesca intensa estesa a tutta la bassa comasca accompagnata da forti raffiche di vento il giorno 9; alcuni alberi caduti sui cavi dell’alta tensione hanno causato anche un black-out elettrico nella bassa comasca che in alcune aree è rimasta al buio per più ore.
Il giorno 13 agosto nel Comasco è transitata molto velocemente una saccatura atlantica, ma altrettanto incisiva con annesso fronte freddo. Al momento dell’entrata del fronte freddo, nel primo pomeriggio tra le ore 14 e 15 nella bassa comasca è andata sviluppandosi una struttura temporalesca molto intensa con una spettacolare shelf-cloud davanti al temporale.
I fenomeni annessi alla multicella temporalesca sono risultati molto intensi. Particolarmente colpita l’area di Guanzate-Bulgarograsso-Appiano Gentile.
Nel primo paese menzionato, oltre a un violentissimo nubifragio accompagnato da grandine di piccole dimensioni, si sono registrate violente raffiche di down burst, conosciute come colpi di vento, che hanno divelto numerosi alberi e abeti alti anche oltre 20m e uno di quelli caduti ha causato una fuga di gas. La cella temporalesca muovendo verso Nord-Est ha causato ulteriori danni da vento.
Agosto ha poi riservato altre importanti passate temporalesche estese a tutta la bassa comasca oltre ad altre giornate con locali temporali. Degne di essere menzionati i temporali del 24 agosto accompagnati da nubifragi, colpi di vento e locali grandinate. Situazione che si è ripetuta esattamente una settimana dopo, il 31 agosto, con fenomeni ancora una volta molto intensi.